“Diiiaaaal, selectah!” a «(...) La serata vedrà una prima parte legata alle dimostrazioni di prodotti e delle varie soluzioni ***** (trasferimento musica da CD via computer, ascolto e riproduzione dei brani musicali attraverso il cellulare, con l'utilizzo di casse acustiche, ecc) ed una seconda invece più incentrata sull'esibizione di un dj professionista che utilizzerà i telefoni ***** come sorgente musicale.»
Cioè: potevate pensare che mi perdessi una roba simile? Il dj professionista che suona la musica usando come unica fonte due telefonini della marca che fa rima con un vecchio fumetto porno italiano anni Settanta? Non dico che non ci ho dormito la notte prima, ma poco ci è mancato, impaziente com'ero di vedere superato dagli eventi anche il temibile dj chiavetta. Immaginando un futuro in mano (letteralmente) a orde di... come chiamarli? dj suoneria? dj dual-band?!?
Poi invece, com'era tutto sommato prevedibile, la realtà è risultata assai meno divertente della sua anticipazione via comunicato stampa. C'era sì il dj professionista, ed era sì munito di due telefonetti ultima generazione, ma ciascun telefonetto era collegato - via cavetto, manco bluetooth - a due regolari cdj Pioneer, di quelli con la porta USB (yes, quelli che usano i dj chiavetta). Quindi il telefonetto d'ultima generazione era nulla più che una "valigia dei dischi", in questo contesto. E la domanda a questo punto - poi direte che sono prevenuto, ma non è colpa mia - la domanda è: i quattro giga cadauno di memoria sfoggiata dai due telefonetti la cui marca fa rima etc etc, erano tutti pieni di quella house sambata avvincente come un elenco del telefono che ho sentito suonare al di professionista nei venti minuti in cui l'ho sentito suonare?
E comunque più tardi, con la segreta speranza di rifarmi gli occhi e le orecchie, sono andato a sentire pure cinque minuti di Ashley Beedle che metteva i dischi ad una festicciuola sponsorizzata dalla vodka che fa rima con mammuth. L'ho trovato - giuro - dietro la consolle con le cuffie al collo che stava parlando al telefonino. L'ho preso come un segno divino: ed ho promesso solennemente che d'ora in poi - per quanto surreale - non mi sarei mai più lamentato della tecnologia applicata al djing.
(cioè DEI TELEFONINI AI POSTO DEI TECHNICS! ma cosa cazzo siamo, dj o centralinisti?!? Ok ok, da domani, da domani smetto) |
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